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Il mare del futuro è sostenibile, verde e rispettoso della biodiversità

Il mare del futuro è sostenibile, verde e rispettoso della biodiversità

Hackathon The Blue Way

L’Hackathon The Blue Way si è concluso venerdì 24 maggio, una maratona di due giorni intensiva che si è svolta ad Ancona all’interno della programmazione del Festival Tipicità in Blu, che ha messo al centro il tema Mare e Futuro, organizzato durante le giornate della #BlueEconomy. 

Il futuro è stato affidato alle menti dei giovani, 43 studenti provenienti da istituti superiori della zona, dall’Università Politecnica delle Marche,  Università di Camerino e Università degli Studi di Trieste; a disposizione 36 ore per proporre una risposta innovativa alle problematiche marine, e uno Starter Kit da studiare prima dell’evento con i temi emergenti. Davanti ad una giuria tecnica, gli 8 gruppi hanno presentato un video pitch della durata due minuti, presentando la loro idea innovativa che comprendeva tecnologia digitale, sostenibilità e ovviamente prospettive del blu. Il processo di ideazione, creazione del nome e del logo, messa a punto del business plan e della fattibilità li ha visti affiancati da 20 mentori di diversa formazione, con cui gli studenti si sono confrontati per mettere a punto il loro progetto. 

Tre i vincitori premiati: Finding Alga, Enersea, TinyClean, che si sono contraddistinti per le proposte originali e realizzabili. Il primo team, composto in prevalenza da studenti triestini, ha portato il focus sulla tutela della biodiversità dei fondali e la tutela delle specie autoctone vegetali; il secondo composto da studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Savoia Benincasa” si è concentrato sulla fornitura di energia verde per le imbarcazioni attraverso la progettazione di una piattaforma di ricarica, mentre il terzo gruppo di composizione internazionale e liderato da uno studente dell’Università di Trieste, ha proposto un metodo di filtraggio delle microplastiche delle acque reflue a livello domestico.

Non sul podio ma parimenti valide le altre proposte: Fish&Chill, BluEye, E-seapark, Spongy, EXA.

4 tra i 9 studenti dell’Università degli Studi di Trieste sono saliti sul podio, con i progetti Finding Algae e Tiny Clean. Complimenti a Luca Apollaro, studente Intelligenza Artificiale & Data Analytics, Gloria Bozza studentessa in Biotecnologie mediche e diagnostiche, Francesco Simbula studente in International economy and financial markets, Leo Giordan Gouadjio Kenfack studente magistrale di Biotecnologie mediche-diagnostiche. Le startup degli studenti triestini saranno coinvolte nel secondo ciclo della CC1 del progetto INEST. 

The Blue Way Hackathon è stato organizzato dal Polo Tecnologico Alto Adriatico, Università Politecnica delle Marche, Università di Trieste, IRBIM CNR e OGS, co-finanziato dal progetto europeo Reginna 4.0 e dal PNRR Inest-Interconnected Nordest Ecosystem, in collaborazione con Tipicità in Blu, Comune di Ancona e Confindustria Ancona Piccola Industria.